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Fisioterapia

Fisioterapia

Obiettivo della fisioterapia  è di entrare in relazione con il bambino, conquistarne la fiducia e, all’interno della stanza di terapia, predisposta in modo personalizzato per ogni bambino, proporre varie attività di gioco che suscitino in lui piacere e interesse  ad attivarsi per superare le sue difficoltà. L’importanza attribuita al gioco nasce dalla convinzione che attraverso di esso sia possibile andare “verso” il bambino, cogliendo ciò che in lui provoca piacere per il risultato raggiunto e che solo se questa esperienza è stata vissuta come significativa il bambino sarà motivato a ricordarla e ripeterla.

Il progetto terapeutico viene steso dopo un periodo di osservazione e dopo aver condiviso gli obiettivi e le modalità per perseguirli con l’equipe terapeutica e con la famiglia: tale progetto è volto a mettere il bambino nelle condizioni di attuare dei cambiamenti nel suo modo di rapportarsi all’ambiente, per raggiungere il massimo grado di autonomia, indipendenza e partecipazione possibili per lui. A tale scopo la fisioterapia si propone di promuovere lo sviluppo delle funzioni adattive, tra le quali assumono particolare rilevanza:

la funzione Pre-Locomotoria, rispetto alla quale si lavora sul raggiungimento e mantenimento della posizione seduta e sugli spostamenti a terra;

la funzione del Cammino, rispetto alla quale si interviene sulla  stazione eretta e dello spostamento nello spazio;

la funzione Manipolatoria-Prassica, rispetto alla quale si lavora sul raggiungere, afferrare, manipolare e rilasciare l’oggetto; a questo scopo si ricercano e costruiscono anche giocattoli adattati e modificati in modo da poter essere toccati ed utilizzati da bambini che presentano grossi limiti rispetto a questa funzione;

la funzione Visuo-Oculomotoria che riguarda la vista e la coordinazione occhio-mano, che viene facilitata attraverso l’utilizzo di materiale  mirato, ad esempio caratterizzato dalla presenza di diversi colori, o da un forte contrasto che attiri l’attenzione dello sguardo del bambino .

In tutte le situazioni nelle quali non è possibile che il bambino sviluppi un certo tipo di competenze si interviene modificando opportunamente l’ambiente sia a casa che a scuola attraverso materiali, strumenti e modalità efficaci per facilitare le competenze motorie del bambino. Ad esempio, nel caso il bambino non sia in grado di stare seduto da solo viene utilizzato, in accordo con la famiglia, un ausilio che lo possa aiutare, come un seggiolone, una carrozzina o un passeggino. Nel caso in cui invece non fosse in grado di camminare si può decidere per l’uso di un deambulatore o una carrozzina.

Inoltre, fondamentale è la prevenzione o la limitazione di eventuali peggioramenti della situazione fisica, in particolare nel caso di patologie che richiedano l’utilizzo di ortesi, come busti, tutori, plantari e calzature per mantenere corretta la posizione di schiena, gambe, piedi.

La nostra modalità di approccio al bambino si propone di considerarlo  da un punto di vista “olistico” cioè tenendo conto di tutti i suoi aspetti, quindi anche quello percettivo, relazionale, emotivo, comunicativo oltre a quello motorio; a questo scopo ci si avvale della collaborazione di colleghi quali  logopediste, psicologa o di collaboratori del centro come la Fisiatra.

D’altra parte il nostro lavoro deve presentare anche un carattere “Ecologico”, cioè che coinvolga tutti gli ambienti entro cui il bambino trascorre la sua giornata, condividendo gli obiettivi da raggiungere, nel riconoscimento che ognuno utilizza le proprie risorse e competenze.

Ogni bambino ha un proprio percorso unico e irripetibile che lo porterà a raggiungere il massimo grado di benessere e autonomia possibile: costruirlo e condividerlo con gli altri costituisce una sfida straordinaria.

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