Area riservata

logo anffas sinistra

Terapia Occupazionale

Terapia Occupazionale

La Terapia Occupazionale professione sanitaria dell’area riabilitativa si sviluppa sulla valorizzazione delle abilità, su ciò che la persona è in grado di fare e non su ciò che ha perso, sull'importanza della potenzialità rispetto ai limiti, con l'obiettivo di rafforzarle e di far raggiungere alla persona la massima autonomia possibile e la miglior qualità di vita.

I mezzi terapeutici della T.O. sono le attività selezionate e finalizzate, individuali o di gruppo, che il terapista sfrutta come strumento diagnostico e di intervento, le quali vengono opportunamente selezionate, valutate e proposte, a seconda delle potenzialità e delle priorità delle persone e degli obiettivi riabilitativi, allo scopo di, a secondo dei casi, migliorare le abilità motorie e/o cognitive, sensoriali, percettive; aumentare l'autostima e sviluppare il concetto di sé e promuovere la salute.

Compito fondamentale del terapista occupazionale, proprio attraverso l'uso terapeutico di attività, è il ripristino delle funzioni per raggiungere quell’equilibrio individuo-attività, intaccato dall'evento patologico, restituendo alla persona la possibilità di “sentirsi competente”, di “essere capace” o di “essere adeguato”. In altre parole il soggetto viene messo in condizione di riconquistare quei ruoli attivi ed operosi che conferiscono dignità all'essere umano.

Nello specifico dell'età evolutiva il concetto di “storia occupazionale” si riferisce all'autonomia nelle routine della quotidianità come vestirsi, mangiare, ecc., ma anche al gioco del bambino, all'aspetto relazionale e al supporto nel percorso scolastico.

Attraverso osservazioni, colloqui, e vari accertamenti standardizzati, i terapisti analizzano le preoccupazioni occupazionali del bambino e della sua famiglia. Il percorso è basato sul “fare”, che tiene conto degli interessi, delle scelte, delle motivazioni e dei bisogni. Un percorso fatto di creatività, ma anche d'attenzione alle funzioni, senza le quali la creatività stessa non si potrebbe esprimere. Per mezzo dell'agire cioè dello sperimentare l'ambiente con il gesto, il bambino può migliorare il proprio approccio al mondo, scoprendo potenzialità non ancora emerse o migliorando quelle deficitarie.

Le competenze, come pure le esperienze di successo, aumentano l'autostima e il senso di sé come persona responsabile della propria vita. Utilizzando il fare come parte della terapia, il terapista favorisce il senso di competenza.

Durante le attività motivate da un senso di competenza, il bambino metterà in gioco il suo intero repertorio di processi psicologici come la sensorialità, la percezione, l'attenzione, la memoria cioè tutte le funzioni necessarie all'apprendimento. Sarà il terapista a stimolarle attraverso le attività proposte e selezionate, “un fare che porta ad essere” (Mill) oppure “un essere nel fare” (Cunningham). Molto del nostro essere è motivato da un desiderio di essere competente nelle nostre occupazioni. La competenza, come l'ha descritta White, aumenta l'autostima e il senso di sé come individuo responsabile dei propri atti  cioè “l'essere in grado di rispondere adeguatamente alle richieste di una situazione o di un compito”.

Da questi presupposti l'importanza della T.O. nel percorso riabilitativo, dove attraverso attività facilitate o l'adattamento dell'ambiente il terapista dà l'opportunità al bambino, malgrado i suoi limiti oggettivi, di vivere una situazione gratificante che gli consentirà di modificare nel tempo la percezione di se stesso da “non essere in grado” ad “essere capace” e, di poter aprirsi sempre di più verso nuove esperienze e confini.

E' necessario ricordare che il bambino è unico, che si trova al centro di una sfera in cui si intrecciano il piano cognitivo, quello relazionale e senso-motorio che, interagendo tra loro, gli consentono di soddisfare i suoi bisogni sviluppando la propria creatività.

Nel nostro centro la Terapia Occupazionale viene spesso realizzata attraverso i gruppi. Il lavoro di gruppo si fonda sulla relazione e la conoscenza reciproca e favorisce la condivisione delle emozioni,dei vissuti, l'apprendimento dal compagno, ma anche un confronto reale tra coetanei e il riconoscimento d'aspetti di sé osservati prima negli altri.

L'obiettivo specifico perseguito da tutto il gruppo è il raggiungimento di mete legate al percorso di crescita: l'identità sessuale, l'organizzazione dell'Io, la realizzazione delle proprie potenzialità, il fare insieme, l'amicizia ed ogni tanto il rapporto amoroso.

All'interno della stanza di Terapia Occupazionale aiutiamo i ragazzi a costruirsi una memoria, a “edificare” un loro percorso di vita, una loro personalità, a capire chi sono, cosa pensano e cosa desiderano; essi vengono accompagnati verso una maggior autonomia e partecipazione al loro progetto di vita,cercando di sviluppare competenze innate e trovando strumenti e strategie  che possano favorire una vita più serena e partecipe.

essay online custom service essayyy.com